La chiesa sembrerebbe essere stata edificata nell’anno 1380 e dedicata a San Michele Arcangelo (notizia riportata dal P.Giuseppe Fornari, carmelitano, nell’opera intitolata “Anno memoriale dei Carmelitani Tomo I, cap. III) serviva da chiesa filiale per i sobborghi di questa città.
Nel 1456 fu fondato il convento annesso e affidato ai PP. Carmelitani, chiamati in questa città dai Giurati. Dall’archivio generale dei carmelitani (C.O.11,2,6,7) sappiamo che nell’anno 1650 la piccola chiesa aveva cinque altari, mentre il convento era composto da tredici celle oltre il refettorio e vi si trovavano 4 sacerdoti, un chierico e un laico. Furono i PP. Carmelitani a diffondere la devozione alla Madonna del Carmine.
In questo convento visse il Beato Luigi Rabatà, nato ad Erice e morto nel 1490, le Sue reliquie sono conservate nella basilica S.Maria in Randazzo.
Il convento fu distrutto dai bombardamenti del luglio-agosto 1943, la chiesa subì danni ma la devozione del can. Edoardo Lo Giudice, con il contributo dei cittadini potè essere riparata, abbellita con stucchi e indorature, fu ornata di un esile campanile.
La crescente devozione verso Maria SS. spinse S.E. Mons. Salvatore Russo a dichiarare la chiesa Santuario diocesano il 2 luglio 1941. il 15 agosto 1952 S.E. Mons. Fernando Canto già vescovo di Acireale, e Nunzio Apostolico in Belgio (in seguito eletto cardinale) incoronò la statua della Madonna in nome del S. Padre con le corone precedentemente benedette dal Papa Pio XII. In seguito il 25 marzo 1961 la chiesa fu eretta Parrocchia.
La statua marmorea della Madonna è opera della scuola gaginesca.
Si conserva nel Santuario anche un quadro, su tavola, del Crocifisso del secolo XVI.
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A cura di Lucio Rubbino