Francesco Lanza : nasce a Randazzo il primo Luglio del 1948, dopo la scuola dell’obbligo consegue il diploma di perito industriale all’istituto tecnico di Giarre. Ancora studente partecipa volontario con i gruppi di soccorso alle popolazioni della valle del Belice colpite dal terremoto del 1968. Servizio militare in artiglieria ai confini orientali Italiani negli anni della guerra fredda. Dopo alcuni anni di lavoro all’estero torna a Randazzo, si sposa con Clelia Lecce con la quale ha avuto due figli, Diego e Ruggero oggi avvocato l’uno ed ingegnere l’altro. Alle elezioni Amministrative del Comune del 1980 viene eletto in Consiglio Comunale con una lista civica in rappresentanza dei commercianti e degli artigiani di cui era il presidente della locale associazione; rieletto per tre volte consecutivamente vi rimane sino al 1994. Assessore alla Pubblica Istruzione ed ai beni culturali dal 1982 al 1984 si impegna in particolare per la realizzazione di una cucina industriale per la refezione scolastica, l’ammodernamento delle scuole elementari e medie, l’apertura della biblioteca comunale e dei due musei cittadini. Cura l’organizzazione di due importanti convegni Nazionali sulla letteratura e la poesia del “900 Siciliano. Nel 1988 torna a fare parte dell’amministrazione comunale con l’incarico di assessore ai lavori pubblici e urbanistica in una fase molto positiva della attività amministrativa; sono infatti di quegli anni la realizzazione di un pozzo per l’acqua in contrada Santa Caterina, l’adeguamento degli edifici scolastici alla normativa di sicurezza e antincendio, l’ammodernamento della rete idrica in alcuni quartieri, gli impianti della pubblica illuminazione e la costruzione di alcune strade cittadine. Sempre in quegli anni il restauro del palazzo municipale, la costruzione degli alloggi popolari in contrada San Lorenzo, la costruzione della pretura e molte altre cose. Nel Maggio del 1993, a conclusione di una profonda crisi politica che determinava le dimissioni di quattordici consiglieri comunali dei trenta in carica, veniva eletto Sindaco del Comune di Randazzo e da subito deve affrontare l’emergenza della spazzatura, che da settimane non veniva raccolta a causa della chiusura della discarica, e la chiusura dell’ospedale di Randazzo disposta dall’amministratore straordinario della U.S.L. di Bronte. Fortunatamente entrambe le pesanti emergenze vengono affrontate con determinazione e fermezza e risolte positivamente. Nonostante il breve periodo di durata della nuova amministrazione, che si concludeva appena un anno dopo con le elezioni anticipate decretate dal governo regionale per tutti i comuni della Sicilia, intensa è stata l’attività della Amministrazione Comunale; infatti viene approvato lo Statuto del Comune ed alcuni importanti regolamenti, tra i quali il regolamento dei procedimenti amministrativi che istituisce il responsabile del procedimento, viene costruita la pretura ed il mercato coperto, viene chiesta ed ottenuta al ministero degli interni l’istituzione di un distaccamento dei vigili del fuoco, il completamento della zona artigianale in contrada Sant’Elia, vengono appaltati dopo undici anni di tentativi andati a vuoto i lavori per la costruzione del depuratore (poi bloccati dalla successiva amministrazione), l’apertura del castello di San Martino con l’esposizione della collezione dei pupi siciliani; sempre a San Martino l’amministrazione comunale si adopera ed ottiene il finanziamento, dell’Assessorato Regionale ai beni culturali, dei lavori di consolidamento del campanile della chiesa. Dalla amministrazione della provincia di Catania ottiene la costruzione della strada provinciale “Boccadorzo”. A questo si aggiungono una serie di provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale che hanno consentito alle amministrazioni che si sono succedute di potere agevolmente assicurare alla citta di Randazzo alcuni servizi, ad esempio tra gli altri il servizio di espurgo delle fognatura con apposito camion attrezzato che ancora oggi funziona.