Il 19 settembre 2023 nella chiesa di San Martino è stato festeggiato il novantesimo compleanno di Don Santino Carmelo Spartà (infatti é nato a Randazzo il 16 settembre 1933). Davanti ad un folto pubblico è stata celebrata la Santa Messa dal Parroco Padre Roberto Maio, co celebrante padre Rasano, e dopo alcuni interventi augurali di Francesco Rubbino, Alessandra Distefano, Rita Messina editrice della Voce dello Jonio e Pippo Vecchio direttore del giornale “La voce dello Jonio”.
Gli interventi hanno evidenziato che Don Santino oltre che un ottimo sacerdote, é un illustre letterato e scrittore (ha scritto più di 50 libri , di cui almeno 20 sulla storia di Randazzo, delle sue chiese, dei suoi conventi e di alcuni uomini e donne illustri del nostro Paese).
E’ anche un benefattore, basti pensare ai premi dati nei molti concorsi di poesia e pittura.
Se il Parco Sciarone é come lo vediamo oggi è merito della sua generosità e del suo amore verso la Madonna di Fatima. nel Parco, con la collaborazione di Nino Grasso, é stata realizzata una bellissima Via Crucis e un rosario in pietra lavica.
Dopo questi interventi ha preso la parola Don Santino che ha ringraziato Tutti per la partecipazione ed in special modo il Sindaco e l’Amministrazione presenti. Ci siamo voltati indietro, ma non abbiamo visto né il Sindaco né gli Amministratori ( per la verità non vi era neppure un Consigliere Comunale).
Don Santino grazie alla sua ironia ha voluto essere un provocatore verso queste persone che non hanno avuto la sensibilità di essere presenti.
Don Santino Spartà, oggi, è il Cittadino Randazzese più illustre e conosciuto in Italia.
Amareggiato ha sentito l’obbligo di scrivere una lettera, che puoi leggere di seguito, per stigmatizzare il loro comportamento. Auguri di nuovo carissimo Don Santino Spartà.
Santo Carmelo Spartà, detto “don Santino” nasce a Randazzo il 16.09.1933 da Giuseppe e da Privitera Carmela.
Il fratello Antonino diventerà Comandante Forestale, la sorella si sposerà con Giovanni Maugeri, Professore Ordinario di Economia Politica all’Università di Catania. Don Santino, frequenterà le scuole elementari e il Ginnasio, presso il collegio San Basilio, tenuto dai Salesiani, il primo di quelli fondati in Sicilia dalla società di Don Bosco.
Entrato nel Seminario Vescovile di Acireale, completerà qui il liceo e gli studi di teologia e verrà ordinato sacerdote 11 agosto 1957 nel Duomo di Acireale. Tornerà poi a Randazzo e per un anno e mezzo aiuterà don Rosario Maugeri, parroco della chiesa di San Nicola. Dopo questa prima esperienza sacerdotale, Don Santino va a Roma dove studia Teologia e Lettere, conseguendo poi la specializzazione in Storia dell’Arte e conseguendo tre tesi di laurea. Vince il concorso per l’insegnamento di Lettere alle Scuole Superiori e inizia così la sua lunga esperienza di docente.
Ultima pubblicazione:
Rita Messina: “Don Sparta, il Sommo Dante e i riferimenti al Vangelo.”
Il 17 giugno 1974 prenderà la tessera di giornalista.
Ben presto, estenderà su molteplici campi la sua attività, divenendo una personalità famosa e ricercata. Collaborerà per più di venti anni con la Radio Vaticana, per quasi dieci anni, con il Settimanale “OGGI” e sarà spesso ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche. Il suo impegno si specifica anche in un rapporto stretto e collaborativo con i più famosi personaggi del mondo dello Spettacolo, dell’Arte e della Cultura, tanto da essere comunemente riconosciuto come il “Prete dei Vip”.
Scrive la sceneggiatura del film ” Il Ladrone” di Pasquale Festa Campanile e collabora come consulente nel film “Qua la mano” con Adriano Celentano ed Enrico Montesano.
A sessanta anni va in pensione dedicandosi con più tenacia alla ricerca storica e a scrivere.
Riconoscimenti e premi Innumerevoli sono i titoli con cui don Santino è stato onorato nel lungo percorso della sua attività religiosa, culturale e artistica.
Gli è stato conferito il grado di Generale di Corpo D’Armata con il titolo di Eccellenza; è Socio Onorario di queste organizzazioni: il Rotary Randazzo Alcantara; il The International Association of Lions Clubs; I Cuochi siciliani; il Circolo Operai e Professionisti di Randazzo. Inoltre, don Santino è Gran Cappellano Europeo Militare dei Templari; Commentatore dell’Ordine di S. Lazzaro di Gerusalemme; Gran Priore e Primo Prelato Sovrano dell’Ordine Teutonico; Gran Cappellano d’Onore del Sovrano Ordine dei Cavalieri russi di Malta; Presidente di vari Premi Letterari. Non sono mancati nemmeno i premi e i riconoscimenti ufficiali di vario genere. Ha ricevuto, infatti, 2 volte il premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri; il Premio della Cultura, firmato da Bettino Craxi; il premio internazionale Proserpina-Sicilia nel 2009. Può, inoltre, vantare 30 inclusioni in antologie; 2 monografie in Convegni Nazionali con la pubblicazione dei rispettivi atti; 3 tesi di laurea a lui dedicate, discusse rispettivamente all’Università di Catania l’anno accademico 1996-97, all’Istituto universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli nell’anno accademico 1999-2000; all’I.S.S.R. “San Luca” di Catania nell’anno accademico 2010-2011.
Pubblicazioni Don Santino, ha pubblicato 42 libri, documentati da ricerche archivistiche in latino e in greco, tra cui 11 saggi, attinenti a Randazzo, sua città di origine, l’ultimo dei quali è “Gli Ebrei a Randazzo”, pubblicato dall’editrice “La Voce dell’Jonio” di Acireale nel 2019.
Ecco l’elenco delle sue pubblicazioni, divise per tematica:
A. LETTERATURA – Teologia e Critica, Roma, 1978, premio “Simpatia” – Sacerdoti-Poeti del ‘900 italiano, Roma, 1978, premio “Presidenza del Consiglio dei Ministri” – Storia di una capinera, Roma 1993, premio Città di Catania – Epigrammi di M V. Marziale, Roma, 1993, con documenti manoscritti anche in latino, premio “Diffidenti” – Poesie. Karol Wojtyla / Giovanni Paolo II, Roma, 1994, “Newton Compton” – P. Ovidio Nasone, Roma, 1996, con documenti di archivio anche in latino, premio “Arte e Sport” – Continuo a cercarti (opera omnia poetica 1969-1996), Torino 1996, “Premio Calliope”, Caserta; “Lo Scrigno”, Città di Ostia; Amministrazione Comunale di Sabaudia – Poesia di ispirazione cristiana: 1860-1996, Roma, 1996, “Rogate” – L’opera poetica completa di K Wojtyla, Città del Vaticano,1999, premio Taranto, “Gallo d’oro”, “Gonfalone d’oro”
B. INTERVISTE – Vuole scegliere una parabola?, Milano, 1982, premio “Navicella d’oro” – Scusi, lei è un peccatore?, Roma, 1990, premio “Cimento d’oro” – Caro Gesù Bambino, Roma, 1991, Premio “De Nicola” – Chi dite che io sia?, Torino, 1997, premio “Anassilaos”, “Magna Grecia”, Assoc. Umbri – Buon compleanno Gesù, Roma, 1998, premio “Acquario d’oro”, CIAS – Vip devoti di Padre Pio, Milano, 2002, premio “Itaca”, Città di Bovalino Marina, Città di Pedara, Città di Sperlonga, Città di Cassano delle Murgie, Città di Mentana
C. ARTE – 1 campanili di Roma, Roma, 1983, con documenti manoscritti anche in latino, premio “Presidenza del Consiglio dci Ministri” – Le strade di Catania, Roma, 1995, premio “Catania-Duomo”
D. RELIGIONE – SPIRITUALITÁ – 1 Magi tra storia e leggenda, Assisi, 1987, con documenti manoscritti anche in latino, premio la Pleiade – Le mie preghiere di Giovanni Paolo II, Roma, 1995, premio “Rocca d’oro” – Messaggi di pace e di solidarietà (Giovanni Paolo II), Roma, 1999, premio Accademia Artistica Pontina S. Paolo – Natale tra storia e folclore, Città del Vaticano, 2009 – Il Cantico dei Cantici. Il poema biblico dell’amore, Patti, 2011 – Papa Francesco. 365 giorni con te, Roma, 2014 – Chi è Papa Francesco?, Roma, 2014 – Meno male che c ‘è Francesco, Roma, 2017 – Dizionario dei personaggi evangelici, Venezia, 2018
E. STORIA – Il Giubileo. Storia, simboli, luoghi, Torino, 1999, premio “Targa d’oro” al Merito del Centro Cult. degli Artisti Romani, Operatori di pace, Anagni 2001. – Anche i preti hanno fatto l’Unità d’Italia, Foggia, 2010 – Dante Alighieri e Carlo V, Roma, 2017
F. RANDAZZO – Randazzo. Etimologia. Importanza. Presenza, Patti, 2004 con documenti di archivio in latino ed anche in greco – Il Beato Domenico Spadafora è nato forse a Messina?, Foggia, 2010 con documenti di archivio anche in latino – Il Crocifisso della “Pioggia” in Randazzo, Randazzo, 2010, Stampato in proprio, No F.11i Magro con documenti di archivio – – Il Beato carmelitano Luigi Rabatà, cittadino onorario di Randazzo, Roma, 2011, con documenti di archivio anche in latino – Suor Maria Addolorata, fondatrice delle Ancelle di Gesù Sacerdote, Patti, 2012 con documenti inediti – Gli Ordini religiosi in Randazzo, Patti, 2012, con documenti di archivio anche in latino – E. Marotta, compositore randazzese, Catania, 2012 con documenti di archivio anche in latino – Ordini religiosi passati e presenti in Randazzo, Patti, 2012 – I due crocifissi più venerati di Randazzo, Patti, 2013 – Parrocchia S. Nicolò in Randazzo, Patti, 2013 – Il Museo Archeologico “Paolo Vagliasindi” di Randazzo, Roma, 2016 – La regina Bianca di Navarra a Randazzo, stampato in proprio, F.lli Magro, 2018 – Gli ebrei a Randazzo, Acireale, 2019 – La parrocchia S. Martino in Randazzo (in corso di pubblicazione) – L’artistica Via Crucis e il Calvario presso la Madonnina del Parco Sciarone.
Nel corso della S. Messa del XVII anniversario della Cappella di Nostra Signora di Fatima nelParco Sciarone di Randazzo, Don Santino Spartà, dopo aver confessato diversi fedeli presenti al rito, come fa sempre ad ogni celebrazione, prende posto sul rustico sedile di legno che circonda alcuni alberi, al centro dello spiazzale. Il prof. Antonino Grasso, che si è seduto accanto a lui, improvvisamente gli confida il grande desiderio, coltivato da anni ma irrealizzabile a causa delle complesse problematiche organizzative ed anche finanziarie, dell’erezione di una Via Crucis dietro la Cappella della Madonna, completata da un grande Calvario su un solido complesso di rocce laviche, che si trova poco distante da essa.
Dopo diversi minuti di silenzio, Don Santino Spartà, si gira verso il prof. Grasso e gli sussurra: “Ci penso io!”. Inizia così, improvvisamente, la straordinaria storia di questa grande e meravigliosa opera! Già nei giorni e nelle settimane seguenti, Don Santino ritorna molte volte al Parco, per rendersi conto e per individuare, insieme al signor Gino Priolo, responsabile degli operai e del progetto e che ha già ottenuto anche le relative autorizzazioni, il fattibile e possibile percorso della Via Crucis.
Qualche mese dopo, esattamente il 15 novembre 2017, iniziano i lavori di sistemazione, con i primi necessari interventi sul terreno impervio, rendendolo pianeggiante e percorribile con colmature di terra, senza tuttavia danneggiare la bellezza naturale dell’ambiente boschivo. Dopo aver individuato e completato il percorso, inizialmente più ristretto, poi notevolmente ampliato, vengono via via create le transenne protettive, sistemate le rocce delle stazioni, realizzati gli impianti elettrici e di sorveglianza, modulato il complesso del Calvario, il tutto con un ininterrotto e minuzioso lavoro che dura fino agli inizi di marzo del 2019. Realizzata, quindi, grazie al generosissimo contributo economico che supera i 30 mila euro e ai suggerimenti del Prof. Don Santino Spartà, che ha seguito costantemente anche da Roma il procedere dei lavori, assiduamente informato dal Prof. Antonino Grasso, l’artistica Via Crucis si snoda attraverso un lungo percorso tra gli alberi che, partendo dal lato destro della Cappella di Nostra Signora di Fatima, diventa via via una “Salita al Calvario“ della XII Stazione, dove troneggiano le statue a grandezza naturale del Crocifisso e della Vergine Addolorata, per finire con la XV stazione, sul lato sinistro della Cappella.
Le formelle della Via Crucis, realizzate dalla nota scultrice Anna Maria Borsatti, sono incastonate nelle 15 rocce laviche che formano le varie Stazioni. Davanti ad ogni stazione ed al Calvario è stato realizzato con grande maestria dal signor Santangelo Carmelo, un molteplice impianto elettrico che si accende automaticamente al tramonto per spegnersi all’alba o che, attivato dalla centrale, illumina a giorno l’intero complesso religioso, mentre, a custodia del tutto, è stato attivato un sofisticato sistema di sorveglianza con 12 telecamere che registrano 24 ore su 24.
Infine, per proteggerli dalle intemperie o dai vandali, sia le formelle delle stazioni che l’intero Calvario, sono stati ricoperti con solido e spesso vetro antisfondamento.
La Via Crucis ed il Calvario, sono stati benedetti e inaugurati lunedì 18 marzo 2019 da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania e Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, alla presenza di tanti sacerdoti, delle autorità civili e militari della città di Randazzo e demaniali di Catania e di oltre un centinaio di fedeli.
Istituzione del Premio Letterario dedicato al complesso religioso del Parco Sciarone Don Santino Spartà, tramite la sua “Associazione culturale Spartà Santo Carmelo” di Randazzo, ha bandito per l’anno 2019, un Concorso letterario dal titolo: “Il ‘Santuario silvestre’ di Nostra Signora di Fatima nel Parco Sciarone di Randazzo”. I candidati potevano liberamente trattare gli aspetti devozionali, letterari, storici, artistici e ambientali del complesso religioso del Parco. La solenne premiazione dei nove candidati vincenti, è avvenuta il 26 settembre al Parco Sciarone davanti alla Cappella di Nostra Signora di Fatima. Ognuno di essi ha ricevuto un premio di Euro 200 o 100 ed una pergamena, mentre i loro elaborati vincenti sono stati inseriti nella sezione “Premi letterari” del sito ufficiale www.fatimaparcosciaronerandazzo.it. Don Santino prevede di realizzare anche i prossimi anni questo premio, al quale, di conseguenza, è stato dato anche il titolo di I° Edizione 2019.
Una storica donazione di Don Santino Don Santino Spartà, ha donato oltre 5 mila volumi, scaffali, quadri di grande valore e varie preziose targhe dei riconoscimenti avuti, all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Luca” di Catania, dove insegna anche il Prof. Francesco Diego Tosto che ha scritto la sua biografia dal titolo “Santino Spartà. Tra fede cultura e spettacolo”, Bastogi Libri, Roma 2015. La ricca donazione è stata sistemata nell’Aula Magna dell’Istituto che, con una cerimonia ufficiale presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Catania, Mons. Salvatore Gristina, è stata anche a lui ufficialmente intitolata.
Recensioni d
DALLA SINDACALISTA ALLO SPORTIVO, IL PAPA ABBRACCIA IL MONDO
17/12/2019 In occasione dell’ottantatreesimo compleanno di Jorge Mario Bergoglio (nacque il 17 dicembre 1936, il libro “Chi dite che io sia?” (Grauseditore) offre emozioni e riflessioni su papa Francesco raccontate da ventotto personaggi: alti prelati, politici,vip dello spettacolo, campioni olimpici…
Papa Francesco oggi 17 dicembre festeggia il suo ottantatreesimo compleanno e per l’occasione riceve in regalo molte testimonianze di affetto. Don Santino Spartà, che ha già scritto un libro di successo sul primo anno di pontificato di Bergoglio 365 giorni con te (Newton&Compton), gliene dedica un altro, Chi dite che io sia? (Grauseditore), in cui ventotto personaggi, alti prelati, sportivi, vip dell’ambiente dello spettacolo ed esponenti della politica esprimono il loro pensiero sul Santo Padre. «Mi sono mosso col piacere della scoperta intervistando tante personalità appartenenti a mondi diversi», spiega don Spartà «Ne è venuto fuori un mosaico sorprendente che traccia un ritratto inedito del Pontefice: lo specchio di un carisma permeato di umanità che nessuna critica riuscirà mai ad appannare. Francesco è intoccabile, in quanto esercita la sua missione nell’assoluta fedeltà al suo ruolo, che è quello di Vicario di Cristo in terra. Con umiltà e passioni infinite». Tra i tanti nomi presenti nel libro , a sorpresa, appare quello di una sindacalista, Anna Maria Furlan,segretaria generale della CISL che considera Francesco il migliore dei “compagni di viaggio”. «Ringrazio il Papa per quello che sta facendo per l’umanità e soprattutto per i poveri, in sintonia con la politica sociale della Chiesa che collima con quella sindacale nel mettere il lavoro al primo posto: è un simbolo di speranza per una società più giusta», dice. Alla gratitudine della Furlan, si aggiunge quella dell’Arcivescono di Agrigento, Francesco Montenegro, toccando il delicato tema dell’immigrazione: «Tra i tanti momenti memorabili del pontificato di papa Bergoglio, mi è rimasto nel cuore la sua visita a Lampedusa per confortare i migranti», dice il religioso. «Il Santo Padre, nell’obbedire all’insegnamento evangelico, ci ha dimostrato che esso può essere semplice , uscendo da schemi passati che ostacolavano la comunicazione».
Don Santino Spartà con Amadeus
Don Santino battezza il figlio di Carmen Russo
Il linguaggio privo di retorica di Francesco, carico di autorevole amorevolezza, tocca anche alcuni personaggi sportivi come la campionessa di nuoto Francesca Pellegrini, in una veste insolitamente fragile. «Se incontrassi il Papa gli confiderei che in Italia la mia generazione è smarrita e lo ringrazierei per il lavoro che fa richiamandoci a certi valori fondamentali come quello della famiglia », dice Federica. E il presidente del Coni Giovanni Malagò, nel confidare l’emozione provata ad incontrare il pontefice, lo definisce “un campione di vita e di fede». Gli ammiratori di Francesco sono numerosi anche nel mondo dello spettacolo, per esempio, Mara Venier che sogna di invitarlo a cena in famiglia. «Sarei felice di preparargli piatti di ispirazione piemontese, in omaggio alle sue radici, baccalà mantecato e una bella pasta e fagioli .Francesco, con la sua meravigliosa semplicità è riuscito ad entrare nel cuore di tutti, come se fosse un padre», dice la conduttrice televisiva. Massimo Dapporto, invece, risale con emozione al giorno dell’elezione del pontefice. «Quando si rivolse ai fedeli con l’ormai famoso ”buonasera”,mi sono inginocchiato e ho ringraziato il Signore per l’uomo che ci ha mandato», racconta l’attore. Mentre Iva Zanicchi, sottolineando il clima di familiarità nato tra il papa e i fedeli, dice di considerarlo”un padre e un fratello”. E nel nome di Francesco, si ammansisce persino Vittorio Sgarbi, toccato dalla tenerezza che il Santo Padre riserva agli ammalati. La testimonianza di Simona Izzo, attrice e regista, pone l’attenzione su argomenti molto discussi, come la comprensione del papa verso i gay e la sua apertura ai divorziati. « La scelta del Santo Padre era ineludibile in quanto esprime l’evoluzione dei tempi», puntualizza la Izzo. E Al Bano torna alla confessione intima rivelando che se incontrasse privatamente il papa, gli presenterebbe quelle che definisce le donne della sua vita: la madre, le figlie e Romina, per la chiesa ancora sua moglie in quanto il loro matrimonio religioso non è mai stato sciolto. «Raccogliere tante testimonianze commosse e talvolta inaspettate mi ha dato la prova che Francesco arriva davvero al cuore di tutti», conclude don Spartà. «Ho la sensazione che le belle parole spese per lui, siano un equivalente delle preghiere che egli chiede sempre ai fedeli, intese come un flusso di amore e quindi di positività, di cui anche un papa sente il bisogno» Matilde Amorosi – Famiglia Cristiana
L’ultima pubblicazione di don Santino Spartà
Commenti nel settimanale “MARIA CON TE” e nel “SETTIMANALE NUOVO”
Nel n. 2 del Settimanale “FAMIGLIA CRISTIANA” un intervista a don Santino Spartà su questa ultima pubblicazione
Una bella intervista di don Santino nel “Settimanale Nuovo” n.48 sull’ultima sua pubblicazione “CHI DITE CHE IO SIA”, ma soprattutto la difesa del Papa Francesco contro i suoi detrattori.
RANDAZZO: LA VIA CRUCIS AL PARCO SCIARONE “BENEDETTA” DA MONS. Salvatore Gristina Arcivescovo Emerito di Catania.
Festa grande a Randazzo per inaugurazione della Via Crucis, realizzata all’interno del Parco Sciarone, grazie al generosissimo contributo economico e ai suggerimenti di don Santino Spartà.
La cerimonia è stata presieduta dall’arcivescovo metropolita di Catania, mons. Salvatore Cristina, alla presenza di don Santino, del clero randazzese, del sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, del presidente del Consiglio comunale, Alfio Ragaglia, gli ex sindaci Ernesto Del Campo, Francesco Rubbino e Salvatore Agati, le Forze dell’Ordine e di Protezione civile e delle autorità del Demanio.
Presente alla cerimonia anche il prof. Antonino Grasso, legato tantissimo al Parco Sciarone, che ospita una Madonnina di Fatima.
Poi la scoperta dell’insegna lignea, da parte dell’Arcivescovo e di don Santino, che apre al percorso e ricorda che don Santino ha dedicato la Via Crucis alla memoria dei suoi genitori e l’inaugurazione del bellissimo Crocifisso con la Madonna in cima al simbolico “calvario”. «Questa bella giornata – ha affermato mons. Gristina durante l’omelia – fa da splendida cornice a questa inaugurazione.
Mi associo alle parole di plauso verso don Santino e verso tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera che altro non è che un grande gesto di amore».
Anna Maria Borsatti pittrice e scultrice.
Le 15 formelle, incastonate nella roccia lavica e protette da un robusto vetro e da alcune telecamere, sono state realizzate dalla scultrice romanaAnna Maria Borsatti.
La Penitenzieria Apostolica ha concesso a tutti coloro che hanno partecipato alla cerimonia o che parteciperanno alle prossime celebrazioni pubbliche del Parco Sciarone l’indulgenza plenaria. GAETANO GUIDOTTO
RANDAZZO: PRESENTATO IL LIBRO SUI PRETI E L’UNITA’ D’ITALIA
«Un saggio storico di grande valore e spessore che potrebbe anche essere un romanzo». Così, durante la presentazione avvenuta nel chiostro del Palazzo municipale, il prof. Antonio Cacciato Inzilla ha descritto «Anche i preti hanno fatto l’Unità d’Italia», il libro che don Santino Spartà ha voluto scrivere per descrivere tutti quegli uomini che, indossando l’abito sacerdotale e credendo nella loro vocazione, hanno contribuito all’Unità d’Italia. E don Santino lo ha fatto attraverso una scrupolosa ricerca delle fonti e senza nascondere niente di quel difficile momento storico, evidenziando torti e meriti sia dello Stato che della Chiesa. Alla presentazione – moderata da Mario Petrina – e organizzata dai club service di Randazzo «Lions» e «Rotary – Valle Alcantara», presieduti da Vincenzo Cavallaro e Gianfranco Todaro, hanno partecipato il sindaco Ernesto Del Campo, il presidente del Consiglio, Lucio Rubbino e il presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino.