GIOVANNI ROMEO DELLE TORRAZZE
.:: Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: |
12/10/1861 |
Luogo di nascita: |
BELPASSO (Catania) |
Data del decesso: |
18/09/1957 |
Luogo di decesso: |
RANDAZZO (Catania) |
Padre: |
Tommaso |
Madre: |
PULVIRENTI Giuseppa |
Nobile al momento della nomina: |
Si |
Nobile ereditario |
No |
Titoli nobiliari |
Marchese, titolo concesso con regio decreto del 23 dicembre 1926 e con regie patenti del 13 ottobre 1927
Barone del Cugno, titolo riconosciuto con decreto del 16 novembre 1901
Barone di Torrazza, titolo rifiutato dal padre Tommaso e rinnovato a favore di Giovanni con regio decreto del 13 giugno 1901 e con regie patenti del 12 dicembre 1901 |
Coniuge: |
ANATRA Giulia Maria |
Fratelli: |
Antonio
Vincenza
Vincenzo
Maria |
Luogo di residenza: |
CATANIA |
Titoli di studio: |
Scuola militare |
Presso: |
Scuola militare di Modena |
Professione: |
Militare di carriera (Esercito) |
Carriera giovanile / cariche minori: |
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Carriera: |
Generale di brigata nella riserva |
Cariche e titoli: |
Comandante supremo dell’Esercito (ottobre 1915)
Aiutante di campo di SM il Re (1900)
Aiutante di campo generale onorario di SM il Re
Presidente del Tribunale militare di Palermo |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: |
06/10/1919 |
Categoria: |
03 |
I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: |
Fiorenzo Bava Beccaris |
Convalida: |
10/12/1919 |
Giuramento: |
11/12/1919 |
Annotazioni: |
Gruppo Senato: Non ascritto a gruppi |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia 11 aprile 1898
Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia 29 luglio 1911
Grande ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia 17 giugno 1919
Gran cordone dell’Ordine della Corona d’Italia 19 febbraio 1922
Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 8 giugno 1902
Commendatore dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 14 dicembre 1924
Grande ufficiale dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 10 giugno 1939
Commendatore dell’Ordine della Legion d’onore |
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.:: Camera dei deputati ::. |
|
Legislatura |
Collegio |
|
Data elezione |
Gruppo |
Annotazioni |
XXIII |
Bronte |
|
7-3-1909 |
Centro |
|
XXIV |
Bronte |
|
26-10-1913 |
Centro |
|
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: |
Membro della Commissione per l’esame del Testo Unico delle norme legislative sul Consorzio zolfifero siciliano (9 dicembre 1930) Membro della Commissione per il giudizio dell’Alta Corte di giustizia (1° maggio 1934-2 marzo 1939)
Membro della Commissione dell’agricoltura (17 aprile 1939-5 agosto 1943) |
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|
.:: Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo (ACGSF) ::. |
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Deferimento: |
27/08/1945 |
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|
Provvedimento: |
Ordinanza di decadenza |
Data: |
10/01/1946 |
Provvedimento: |
Ordinanza di inammissibilità del ricorso |
Data: |
29/03/1946 |
Provvedimento: |
Sentenza di cassazione della decadenza (Sezz. Unite Civili-Cassazione) |
Data: |
09/06/1947 |
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|
.:: Atti parlamentari – Commemorazione ::. |
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Per i senatori deceduti successivamente al 17 maggio 1940, data dell’ultima seduta pubblica del Senato del Regno, non fu svolta commemorazione in Assemblea. |
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Note: |
Il nome completo risulta essere: “Antonio Giovanni Romeo” |
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Dati anagrafici ::. |
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Data di nascita: |
12/10/1861 |
Luogo di nascita: |
BELPASSO (Catania) |
Data del decesso: |
18/09/1957 |
Luogo di decesso: |
RANDAZZO (Catania) |
Padre: |
Tommaso |
Madre: |
PULVIRENTI Giuseppa |
Nobile al momento della nomina: |
Si |
Nobile ereditario |
No |
Titoli nobiliari |
Marchese, titolo concesso con regio decreto del 23 dicembre 1926 e con regie patenti del 13 ottobre 1927 Barone del Cugno, titolo riconosciuto con decreto del 16 novembre 1901 Barone di Torrazza, titolo rifiutato dal padre Tommaso e rinnovato a favore di Giovanni con regio decreto del 13 giugno 1901 e con regie patenti del 12 dicembre 1901 |
Coniuge: |
ANATRA Giulia Maria |
Fratelli: |
Antonio Vincenza Vincenzo Maria |
Luogo di residenza: |
CATANIA |
Titoli di studio: |
Scuola militare |
Presso: |
Scuola militare di Modena |
Professione: |
Militare di carriera (Esercito) |
Carriera giovanile / cariche minori: |
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Carriera: |
Generale di brigata nella riserva |
Cariche e titoli: |
Comandante supremo dell’Esercito (ottobre 1915) Aiutante di campo di SM il Re (1900) Aiutante di campo generale onorario di SM il Re Presidente del Tribunale militare di Palermo |
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.:: Nomina a senatore ::. |
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Nomina: |
06/10/1919 |
Categoria: |
03 |
I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: |
Fiorenzo Bava Beccaris |
Convalida: |
10/12/1919 |
Giuramento: |
11/12/1919 |
Annotazioni: |
Gruppo Senato: Non ascritto a gruppi |
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.:: Onorificenze ::. |
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Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia 11 aprile 1898 Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia 29 luglio 1911 Grande ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia 17 giugno 1919 Gran cordone dell’Ordine della Corona d’Italia 19 febbraio 1922 Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 8 giugno 1902 Commendatore dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 14 dicembre 1924 Grande ufficiale dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 10 giugno 1939 Commendatore dell’Ordine della Legion d’onore |
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.:: Camera dei deputati ::. |
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Legislatura |
Collegio |
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Data elezione |
Gruppo |
Annotazioni |
XXIII |
Bronte |
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7-3-1909 |
Centro |
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XXIV |
Bronte |
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26-10-1913 |
Centro |
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.:: Senato del Regno ::. |
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Commissioni: |
Membro della Commissione per l’esame del Testo Unico delle norme legislative sul Consorzio zolfifero siciliano (9 dicembre 1930) Membro della Commissione per il giudizio dell’Alta Corte di giustizia (1° maggio 1934-2 marzo 1939) Membro della Commissione dell’agricoltura (17 aprile 1939-5 agosto 1943) |
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.:: Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo (ACGSF) ::. |
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Deferimento: |
27/08/1945 |
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Provvedimento: |
Ordinanza di decadenza |
Data: |
10/01/1946 |
Provvedimento: |
Ordinanza di inammissibilità del ricorso |
Data: |
29/03/1946 |
Provvedimento: |
Sentenza di cassazione della decadenza (Sezz. Unite Civili-Cassazione) |
Data: |
09/06/1947 |
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.:: Atti parlamentari – Commemorazione ::. |
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Per i senatori deceduti successivamente al 17 maggio 1940, data dell’ultima seduta pubblica del Senato del Regno, non fu svolta commemorazione in Assemblea. |
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Note: |
Il nome completo risulta essere: “Antonio Giovanni Romeo” |
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Padre Luigi Magro Cappuccino così scrive del Senatore Giovanni Romeo nel
” CENNI STORICI DELLA CITTA’ DI RANDAZZO “ a pag. 170
Come tutti gli altri Reali che dominarono la nostra Sicilia, anche i Savoia onorarono la nostra Città con segni di predilezione ricambiati dal nostro popolo con vero amore di riconoscenza e fedeltà alla Monarchia.
Villa Statella Randazzo
Nel 1911 quando fu inaugurato a Catania il Monumento a Umberto I° nella nuova Piazza Roma, il Re Vittorio Emmanuele III° con la Regina Elena del Montenegro vennero a Catania per onorare di loro Real presenza la cerimonia.
Arrivo dei Reali alla villa Stella Romeo – Randazzo
Essi si compiacquero far sosta in tutte le Stazioni per ricevere l’omaggio del popolo ricambiandolo con sorrisi e compiacenze.
Anche la nostra Città fu onorata dalle Loro Maestà che furono acclamate da un gran numero di Cittadini che affluirono alla Stazione. I Reali si degnarono gradire un bel mazzo di fiori che il Commissario Spasiano offrì a nome di Randazzo.
Il convoglio dei Reali d’Italia a Randazzo – 1911
Lasciata tra le ovazioni del popolo la nostra Città, il Treno reale si mosse per trasportare gli Augusti Visitatori nella vicina Villa Statella del Marchese Romeo ove il Re e la Regina col loro seguito ebbero offerta una colazione.
Era il 31 maggio 1911.
Accompagnavano Sua Maestà il Re il Ministro degli Esteri Sangiuliano, il Ministro di Grazia e Giustizia Finocchiaro Aprile, il Ministro dei Lavori Pubblici Sacchi, la Presidenza del Senato e della Camera dei Deputati con parecchi Onorevoli ed il Prefetto della Provincia.
In tale occasione sua Maestà la Regina nominò Dama di Palazzo la Marchesa
La Famiglia Reale.
Sig.a Giulia Anàtra moglie del Marchese Giovanni Romeo delle Torrazze il quale era stato quale Capitano di Cavalleria Ufficiale di Ordinanza quando Sua maestà il Re era Principe Ereditario, ed in seguito Aiutante di Campo del Re quando questi salì al Trono.
Il Marchese Romeo fu il primo a rivolgere a Vittorio Emmanuele il Titolo di Re, dopoché fu assassinato Umberto I°.
Il Principe trovavasi sul mar Jonio reduce da Costantinopoli e da Gerusalemme nei paraggi di Capo Spartivento, quando dal Semaforo fu segnalato di fermare la rotta ed accostarsi e col megafono veniva avvertito il Principe che c’era un dispaccio per lui urgente.
Il Comandante della nave con una lancia andò a prendere quel plico che conteneva un telegramma della Regina Margherita che d’urgenza invitava il figlio a rientrare perché suo Padre era gravissimamente infermo.
Volta la prora per Reggio Calabria e giunto in porto si apprese la tragica fine del Re Umberto I°.
Col Treno Reale che si trovò pronto, il Principe, sempre accompagnato dalla Sua Ordinanza, partì per Napoli dove fu accolto da un’imponente dimostrazione silenziosa.
Il Capitano Romeo, dovendo annunziare al Principe che l’On. Francesco Crispi desiderava essere ricevuto, invece che Altezza lo chiamò Maestà.
Partito il Treno Reale per Monza, il Principe fu sempre accompagnato dal Romeo il quale dal nuovo Re d’Italia fu, nello stesso Palazzo dove giaceva la Salma del defunto Re Umberto, promosso suo Aiutante di Campo, lasciando alle Autorità Superiori dell’Esercito di trovare una formula giuridica perché un semplice Capitano potesse coprire quella mansione riservata agli Ufficiali Superiori.
Il nuovo Aiutante di Campo accompagnò la Salma del defunto Re a Roma dove il Romeo fu poi promosso Tenente Colonnello.
La carica di Aiutante di Campo del Re Vittorio Emanuele III° lo tenne in servizio per 5 anni circa e durante questo tempo passò a matrimonio e la Sposa si ricevette un regalo da Sua Maestà la Regina Elena.
Quando si congedò dal Servizio fu promosso Colonnello.
Richiamato in servizio nel 1915 per la guerra mondiale fu nuovamente Aiutante effettivo del Re per tutto il periodo della guerra, accompagnando ovunque il Sovrano.
Quando si concedò fu promosso al grado di Maggior Generale.
Molto intime sono state le relazioni passate, per Sovrana Degnazione tra la Famiglia Reale e i Marchesi Romeo i quali visitando i Reali sono stati sempre Ospiti della Reggia, come nel 1944 lo furono per ben 15 giorni, e d’altro canto anche la Famiglia Reale si degnò accettare l’ospitalità in casa Romeo.
Per la nascita dei Principi i Marchesi Romeo si son trovati nella Reggia.
Oltre Sua Maestà il Re e Sua Maestà la Regina, come sopra si è detto, anche il Principe Ereditario Umberto di Savoia Principe di Piemonte onorò i Marchesi Romeo di una sua augusta Visita accettando l’8 ottobre 1921 una colazione nella Villa Statella a Randazzo.
In seguito fu altra volta Ospite dei Marchesi nella casa di Catania.
Anche le loro AA. RR. le Principesse Mafalda e Giovanna furono a Randazzo ed ebbero offerta una Colazione alla Statella presso i Marchesi Romeo il 24 aprile 1923.
Le date di queste Auguste Visite sono incise in tre lapidi murate nella facciata del Castello sulla veranda.
Il Marchese Romeo fu anche Deputato al Parlamemto Italiano per il Collegio di Bronte per due Legislature per oltre 11 anni e, per la Categ. IIIª fu eletto dal Re Senatore del Regno.
Castello Romeo – Randazzo |
Castello Romeo – Randazzo |